Psicologia
Donna
LA SOLITUDINE DELLE PERSONE PIU’ SENSIBILI

Esistono donne e uomini dotati di profonda sensibilità, identità nascoste, di estrema bellezza interiore, rarissimi esemplari. E' fortunato chi ne incontra uno, chi riesce ad avvicinarlo e può avere l’opportunità di amarlo e di farsi amare, trattarlo con cura e delicatezza per non lasciare mai che vada via. Come riconoscerli? Vengono per errore giudicati “fragili” solo perché riescono a provare emozioni e a preoccuparsi per chi, acconto a loro, sta soffrendo. Incapaci di girarsi dall’altra parte quando c’è un’ingiustizia, sono guidati dall’ empatia e da un sottile intuito che permette loro di capire più in fretta dettagli e sfumature celate a molti. Non si lasciano contagiare dal ritmo frenetico della società, prediligono la calma, riflessione, osservazione e ascolto. Non hanno bisogno di stare al centro dell’attenzione o di prevaricare gli altri per avere per forza ragione, sono timidi e rispettosi, relazionarsi con loro è un’ esperienza molto intensa, si crea tutto intorno positività, attenzione al sentimento e reciprocità. C’è chi approfitta della loro disponibilità e della loro difficoltà a dire no, anche per questo possono sentirsi diversi e incompresi. Probabilmente sono “diversi” ma la loro solitudine profonda smette di esistere quando qualcuno si accorge di loro e sa accettarli così come sono. Perchè le persone molto sensibili si innamorano di chi è molto meno sensibile e meno empatico di loro? Come mai sono così predisposte ad incastrarsi in relazioni tossiche dove il partner, il più delle volte, è un narcisista? Relazioni faticose, sofferenti che ricordano molto ciò che si è vissuto nell'infanzia con le figure genitoriali. "SMETTILA DI ESSERE COSI' SENSIBILE"!...quante volte siamo stati rimproverati con questa modalità, fin da piccoli...si finisce per convincersi veramente di essere problematici, di essere "diversi" e di credere di percepire il mondo in maniera sbagliata! Allora ci chiudiamo, cerchiamo la solitudine oppure facciamo in modo di compiacere gli altri o di essere come gli altri per non sentirci abbandonati. Ma la sensibilità è una dote, una risorsa, non è un qualcosa di cui vergognarsi! La sensibilità a volte ci porta a sentirci sbagliati, "diversi", allora facciamo di tutto pur di essere accettati e uguali agli altri: reprimiamo la nostra autentica identità e il nostro modo di leggere ciò che succede intorno a noi. Compiacciamo chi ci sta intorno e diamo più valore al giudizio degli altri che al nostro. Ma sta proprio qui il grande errore!...non comprendere fino in fondo la forza e la bellezza di una dote interiore che ci nutre ogni giorno di creatività, di emozioni, di curiosità, attenzione ai dettagli, intelligenza emotiva, empatia e tanto altro ancora.



Un quadro di Edvard Munch.


Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli