Psicologia
Donna

IL FILM: LA FORMA DELL’ACQUA di Guillerrmo del Toro


Siamo negli anni 50/ 60, in America, periodo della Guerra fredda. Sally Hawkins è una ragazza muta che fa le pulizie in un laboratorio dove alcuni scienziati, mossi dal desiderio di potere, studiano e si preparano a vivisezionare una creatura marina antropomorfa, metà uomo, metà pesce squamoso, legato con le catene in una vasca, torturato e umiliato. La protagonista si avvicina all’uomo pesce, se ne innamora profondamente e progetta la fuga verso la libertà. Dall’inizio alla fine del film, si vivono esperienze sensoriali molto intense, ci si sente come storditi, affascinati da sensazioni che assomigliano un po’ a quelle provate da piccoli, quando ci si immergeva nel mare con il naso tappato e si aprivano gli occhi come prova di coraggio, curiosi di un mondo diverso. E’ difficile pensare o ragionare mentre si vede il film, bisogna coinvolgersi e tuffarsi nell’acqua con loro, con Sally e la creatura marina… solo in un secondo momento, quando si ritorna all’asciutto, fuori dal cinema, si può riflettere e mettere a fuoco che nella vicenda narrata, si sta parlando anche del problema della vivisezione, del periodo storico della guerra fredda, della solitudine, del valore dell’amicizia, della tolleranza verso chi è diverso e di tanto altro ancora. E’ commovente vedere come Sally riesca a comunicare con l’uomo pesce, entra in contatto con lui facendolo sentire al sicuro…entrambi, pur appartenendo a due specie differenti, trovano il modo di comprendersi, accettarsi, amarsi e insieme allontanare la solitudine. Le atmosfere del film ricordano molto il film “Il fantastico mondo di Amelie”. Amelie e Sally sono due donne un po’ fuori dal comune, estremamente sensibili, delicate, incapaci di adeguarsi ad un mondo superficiale, ingiusto ma, nonostante questo, entrambe riescono a trovare chi le accetta per quello che sono e scoprono quella che è la loro vera dimensione. Le due “eroine” ci ricordano che si può essere quello che si è veramente, qualunque sia il tipo di creatura che si rappresenta. Ognuno di noi può trovare la sua forma e il suo contenitore! Appunto l’acqua non ha una forma, è liquida ma assume una forma all’interno di un contenitore…qualsiasi esso sia. Tutti possiamo rifiutare ciò che non ci rappresenta e allontanarci da una realtà che ci vuole per forza amalgamati ad essa. Spero che voi possiate trovare al più presto la vostra forma e il vostro contenitore che più vi fa stare bene! Allora buona visione  

 

 


Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli