Psicologia
Donna

QUANDO NASCI IN UNA FAMIGLIA TOSSICA


Se nasci in una famiglia tossica dove i genitori sono narcisisti (uno solo o entrambi), sei spacciato! Fin da piccolo subisci manipolazioni, invasioni di campo nella tua personalità, castrato nelle tue attitudini e potenzialità perché devi essere come il papà e la mamma vogliono che tu sia perchè solo così loro si sentono importanti, forse meno depressi e hanno finalmente un ruolo nella società, un’identità. Ma tu non possiedi ancora gli strumenti per comprendere che, nascondendosi dietro la scusa del loro amore incondizionato nei tuoi confronti, in realtà ti stanno ingannando, confinando in obiettivi che profondamente non sono i tuoi, appartengono solo ad un loro disegno egoistico…però alla fine tu ti convinci che invece siano proprio tuoi. Forse lo capisci solo da adulto quando il disagio psichico prende il sopravvento e l’angoscia non ti fa dormire e il mal di stomaco ti domina quotidianamente. Sono pochi i figli più sensibili, quelli che riescono a percepire che qualcosa non va e allora decidono di partire, chi trova lavoro fuori dall’Italia, chi preferisce fare lo studente fuori sede. Allora sei salvo, allora finalmente la tua mente comincia a sviluppare nuovi neuroni, nuove esperienze e ti allontani da quel senso di soffocamento, scopri che ci siano tanti modi per vivere, per respirare, per pensare e li fai tuoi, ci stai bene dentro. Se invece non ti accorgi di nulla, se aderisci simbioticamente a quell’ambiente…sei spacciato! Non puoi più tornare indietro, sei destinato a diventare anche tu come loro, un narcisista! Ti sposerai un narcisista, farai figli inevitabilmente narcisisti. Avrai un solo ed unico linguaggio: la continua e faticosa ricerca di appagamento personale, assenza di empatia verso i bisogni degli altri, desiderio di controllo, di potere, di soldi. Essere disposti a raggiungere i propri obiettivi ferendo e non considerando i bisogni di chi ti sta vicino fa venire proprio i brividi, eppure è una realtà, bisogna imparare ad accettarla. Chi ha avuto il coraggio di andarsene deve inevitabilmente diventare autonomo e mai dipendere da un parente narcisista. Oggi provo tenerezza per quei figli che hanno scelto di allontanarsi dalla famiglia tossica, pagano un prezzo molto alto: quel senso di solitudine e quella strana sensazione di essere rifiutato, di essere considerato “strano”. Avere un dissapore con un familiare narcisista è come sparare sulla croce rossa, non c’è dialogo, non c’è comprensione, non c’è voglia di venirsi incontro ma solo quella di ottenere ciò che si desidera e se non si riesce ad ottenere…bè…allora povero a chi ci capita… Non c’è ascolto, praticamente inutile provare a far capire che quel gesto o quella frase ti abbiano ferito perché, con una talento straordinario, ti gireranno la frittata tanto bene che alla fine risulti tu quello cattivo, quello sbagliato, quello scorretto!!!e allora come comportarsi? Non c’è altra scelta: mettersi ancora in salvo, allontanarsi emotivamente, procedere da soli fa bene all’anima, invece elemosinare briciole di un affetto probabilmente recitato, camuffato non ne vale proprio la pena!.

Un quadro di Diego Velazquez.

Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli