Psicologia
Donna

LE ZIE E GLI ZII


Figure un po’ speciali, si muovono verso i nipoti attratti da un interesse incondizionato, autentico, sincero, senza volere nulla in cambio. E’ una fortuna poterli frequentare da piccoli, il cenone di Natale o la Pasquetta risultano più divertenti perché con gli zii si possono “trasgredire” alcune regole che mai al mondo si potrebbero trasgredire con i propri genitori, con gli zii si puo’ giocare, abbandonarsi ad una confidenza tanto gli zii sanno mantenere un segreto! Per un nipotino, donare un proprio disegno agli zii è un gesto delicato e profondo perché vuol dire che in quel momento sta donando la sua anima e desidera che venga accolta e conosciuta. Bisognerebbe approfittare di quell’ atto così generoso, così intimo e subito ringraziare, fare domande più approfondite sul disegno, chiedere cosa rappresenti per lui, che emozioni accompagna. Gli zii non sono genitori ma come se un po’ lo fossero perché hanno il compito di condurre il nipote lì dove il genitore vuole che vadano, attenti a che si rispetti quella indicazione, quella strada senza invadere, non sono compagni di giochi ma un po’ come se lo fossero. Un nipote fa tornare indietro nel tempo, ricorda cosa significhi essere bambini, i traumi vissuti nell’ infanzia dello zio potrebbero essere rivissuti attraverso il nipote ma con una consapevolezza e comprensione maggiori tanto da poter addolcire quel brutto ricordo e nello stesso tempo saper suggerire qualche consiglio al nipotino, considerando la propria esperienza passata. E’ triste quando i genitori frenano il rapporto figli/zii, chiudere i propri bambini all'interno di legami asfissianti senza dare loro la possibilità di identificarsi con altre figure importanti, limita senz' altro la crescita della loro personalità. Uno zio non potrà mai sostituire la figura genitoriale (base preziosa per tutta la vita del bimbo) ma potrebbe diventare un altro punto di riferimento sul quale poter fare affidamento. In alcune mie zie riconosco ancora oggi quello stesso sguardo che aveva mia madre, lo stesso modo di parlare, di cucinare la pasta al forno e mi sento subito a casa, circondata da quell’affetto che riempie e che sa essere presente in ogni circostanza. Poi ci sono quelle zie che abitano ancora più lontano…tanto intensa è stata l’infanzia trascorsa con loro che basta sentirle solo al telefono per ricreare quell’atmosfera di complicità, di comprensione e di fiducia che aiuta a non sentirmi sola nei momenti più difficili. Con gli zii maschi si può parlare di tutto, confrontarsi con loro senza sciogliersi in una comunicazione zuccherosa è un’ esperienza costruttiva, aiuta a guardare le cose da altri punti di vista e a riflettere con maggiore profondità.

Un quadro di Pierre-Auguste

 


Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli