Psicologia
Donna

RIPARTIRE…E’ COME RINASCERE


E’ troppo forte il vento oggi, c’è una pioggia fitta. Sul balcone, per terra, vicino al lavandino i miei cani annusano incuriositi un mucchietto di terra: foglie, pezzi di ramoscelli annacquati, mi avvicino di più. C’è un piccolo uccellino zuppo, con gli occhietti chiusi, forse è senza vita, no…trema, la vita c’è ancora. Può darsi sia caduto dal nido, probabilmente sa volare ma ha qualcosa di rotto. Deve sentirsi solo, dove sarà la sua famiglia? Lo asciugo con uno strofinaccio, massaggiandolo si sente il suo cuoricino battere forte. Improvviso una cuccia, una ciotola di plastica con della carta stropicciata spero vada bene, briciole di pane secco, magari avrà fame. Decido di aspettare qualche ora, vediamo cosa succede. I miei cani, con il naso schiacciato sulla finestra chiusa, lo fissano senza tregua. La mattina dopo lo sentiamo cinguettare, le briciole di pane non ci sono più, si è allontanato dalla ciotolacuccia, ora è sul lavandino vicino alla ringhiera del balcone. Rimane lì per un po’…Poi vola via. Non so dove andrà, non so se starà in forze dopo quello che è successo ma so che lui, stremato, ha cercato di ripartire. Ha lottato per sopravvivere dopo una brutta esperienza. La vita a volte ci fa sentire smarriti e senza forze, ma è possibile trasformare la sofferenza in una possibilità. Ricominciare, si…rinascere. La nascita non è mai separata dalla morte e dal dolore. Dove c’è una rinascita c’è stata una crisi. Non ho molta fiducia in coloro che vivono di certezze e in coloro che non vanno mai in crisi ma provo simpatia per chi fa vacillare le proprie convinzioni con le quali ha costruito la vita. Essere presuntuosi e parlare di sé credendo di conoscersi nei minimi dettagli è una forma di ignoranza, mettere in dubbio se stessi è il motore della conoscenza e della propria rinascita soprattutto quando un vento forte e una pioggia fitta possono farci cadere per terra. Freud sosteneva che sarebbe importante essere sempre curiosi della propria persona, aprirsi continuamente alla conoscenza di sé è una vera a propria cura verso se stessi soprattutto dopo una caduta. Ma allora come si riaccende una vita quando ormai tutto sembra perduto? Concentrandosi egoisticamente su ciò che desideriamo, mettere a fuoco noi stessi, centrandoci. Non è semplice capire cosa si desidera veramente. Sin da piccoli impariamo a realizzare il desiderio degli altri invece del nostro…Ricordo che da bambina provai una gioia immensa quando mia mamma mi abbracciò dopo aver messo in ordine la mia cameretta, per la prima volta da sola. Tuttavia se un bambino cresce nel soddisfare solo il desiderio dei suoi genitori come fa a capire cosa desidera realmente? C’è chi se lo chiede tutta la vita senza riuscire a rispondersi. Per poter rispondere a questa domanda è fondamentale poter incontrare qualcuno che sia testimone del desiderio, una maestra, uno psicoterapeuta, un insegnante di nuoto insomma chiunque possa portare l’esempio che la vita possa essere vissuta con slancio, con forza, vitalità, una vita ricca di desiderio e di passione. Una mia paziente perse i genitori da piccola in un incidente, fu affidata alla nonna materna. La signora amava cucinare ed era bravissima a cucire e a ricamare. La mia paziente trascorreva i pomeriggi dopo scuola a ricamare fazzolettini e a cucire bambole di pezza. Era affascinata dalla passione e dall’amore che la nonna ci metteva nel fare le torte e nel cucire le tende che poi andava a vendere alle signore di alta società. Oggi la mia paziente ha un negozio tutto suo dove vende tutto ciò che lei stessa crea e ricama, il negozio è il suo mondo, la sua parte più autentica di sé. Ed è veramente molto brava! E voi cosa desiderate? Quali sono le vostre passioni? .

Un quadro di Claude Monet.

Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli