Psicologia
Donna

L’AMORE NON SI PUO’ SPIEGARE


L’amore è un mistero, tutti ne parlano, forse nessuno lo conosce veramente. C’è amore nelle canzoni, nelle poesie, nei romanzi, nei film, negli occhi dei cani, in quelli dei bambini. Noi psicoanalisti ci sforziamo di studiarlo, lo imprigioniamo in teorie, in modelli psicologici che apparentemente fanno bella figura agli occhi di chi è desideroso di capirci qualcosa dell’amore ma poi non so…facciamo bene? l’amore è un argomento così delicato, così complesso!…ha senso spiegare l’amore? Tutti siamo in grado di osservare che siamo predisposti ad incontrare l’amore sempre con la stessa modalità, non ci viene facile percorrere nuove strade e nuovi comportamenti ma amiamo sempre nello stesso modo, incrociamo partner solo di una certa tipologia, commettendo gli stessi errori. E’ come se recitassimo il medesimo copione, cambiano gli attori ma la sceneggiatura è sempre la stessa.! C’è chi sceglie partner aggressivi, chi si accompagna a partner svilenti, gelosi, possessivi, chi si fa spegnere da partner narcisisti e invadenti, chi preferisce essere mitizzato e idolatrato. Quando ci innamoriamo, non incontriamo solo un nuovo volto, ma incontriamo anche il mondo di quella persona che ci piace tanto, attraverso di lei facciamo esperienza della sua realtà, conosciamo un nuovo modo di vivere. Tutto quanto in noi viene stravolto. L’esperienza dell’amore è sempre un’esperienza progressiva, non è possibile programmare l’incontro, nasce tutto per caso. Infatti non so se vi è già capitato ma più cerchiamo l’amore, più non lo troviamo. Per essere disponibili all’incontro con l’amore bisognerebbe togliersi l'armatura, abbassare le difese. Ci si ama a partire dal corpo, poi accresce il desiderio di conoscere l’altro sempre di più. Ma l’altro è diverso da noi, è comunque un estraneo, ci innamoriamo anche e soprattutto del suo segreto, di quegli aspetti più nascosti e irraggiungibili, di quelle stanze segrete dove l’amato non desidera farci entrare e fa bene a custodire per sé qualcosa di se stesso. Quando dico “ ti amo” io sto dicendo che amo tutto di te, principalmente le tue imperfezioni, non posso amare frammenti di te. Ma anche se amo tutto di te, non posso fare tutto con te. L’amore non è fusione, non è immedesimazione, non è identificazione. Il legame d’ amore autentico è un “non tutto” con l’amato. Nessuno può diventare proprietario dell’altro, però può sentirsi unico, insostituibile, speciale proprio perché è stato scelto e desiderato dall’altro. E’ proprio quando spegniamo la libertà dell’altro, facendolo diventare una nostra proprietà, che finisce in noi il desiderio per quella persona e sentiamo di non amarla più. Ogni progetto d’amore che mira ad impossessarsi dell’altro è destinato a fallire. C’è chi vuole tenersi alla larga dal dramma dell’amore per salvaguardare la propria economia interiore evitando in tutti i modi quell’incontro che inevitabilmente lo obbligherebbe a un’esperienza sconvolgente. Infatti incontrare l’amore ci disarma, ci toglie identità, ci rende più fragili, ci pone al rischio della perdita, della delusione, della ferita. Alcuni uomini preferiscono mescolare la violenza con l’amore: in questo modo ribadiscono la proprietà sulla donna scongiurando la possibilità di soffrire o di arrendersi all’amore. Vabbè (non sono solo queste le motivazioni) tuttavia diciamo che chi utilizza la violenza quando c’è l’amore non ci è molto simpatico e dovremmo imparare ad allontanarlo al più presto dalla nostra vita. E voi l’amore lo avete incontrato? Riuscite a spiegarlo?

Un quadro di Margarita Sikorskaia .

Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli