Psicologia
Donna

TANTA VOGLIA DI LEGGEREZZA


 Affondiamo nella pesantezza quando non riusciamo più a creare piacere nelle nostre vite e quando poniamo resistenza ai nostri desideri più profondi. Siamo accumulatori seriali di pensieri inutili, viviamo nel superfluo incapaci di fare spazio al nuovo. Ci teniamo stretta la sofferenza come fosse un diritto inviolabile e non tolleriamo chi ci suggerisce di modificare atteggiamento. Quando le emozioni dolorose ci travolgono ci accusiamo oppure accusiamo gli altri, ci convinciamo di non valere nulla, di non essere all’altezza, che non saremo in grado di superare il momento di difficoltà. La nostra immagine si sbriciola, pensiamo di essere sbagliati, ci togliamo valore. Ogni fallimento è passeggero ma non importa… preferiamo intossicarci di preoccupazioni e timori e ci relazioniamo con gli altri sempre carichi di rancore. Ci fissiamo sulle stesse cose, viviamo di convinzioni e ragionamenti razionali non dando la possibilità alla nostra mente di essere elastica e di accogliere ciò che è insolito. Siamo abituati ad alzare il volume delle emozioni negative del passato e le trasciniamo nelle nuove relazioni dove entriamo goffi e impacciati proprio perché paralizzati dalle nostre aspettative sull’altro. Viviamo costantemente con il freno tirato convinti di dover funzionare solo sul senso del dovere e sulla razionalità. Siamo freddi nei ragionamenti, ci concentriamo su quello che non va e raramente su quello che invece va. Ciò che accade lo interpretiamo con significati troppo arzigogolati e faticosi e non ci accorgiamo che, lo stesso vissuto, osservato da un’altra prospettiva, potrebbe mostrarsi invece molto più semplice e lineare. Il pensiero si fa leggero quando si separa dal lamento continuo e si concentra sull’essenziale. La leggerezza ci fa credere di farcela nonostante tutto, ci accompagna verso ciò che desideriamo. Siamo leggeri quando ci autoresponsabilizziamo certi che siamo noi e nessun altro gli attori delle nostre esperienze. Siamo leggeri se siamo sempre alla ricerca di ciò che ci fa stare bene nel qui ed ora e ci affanniamo per conquistarlo. Leggerezza non vuol dire superficialità o frivolezza ma possibilità di sollevarsi al di sopra delle proprie sofferenze e di saper lasciar andare quello che non possiamo cambiare. Fluttuare in mezzo agli altri con semplicità stando attenti a non farsi del male e a non fare del male. Sforzarsi di essere sinceri con se stessi e con gli altri evitando di accontentare sempre chi ci sta vicino aiuterebbe a muoversi con maggiore libertà e in armonia. Essere leggeri vuol dire comunicare con gentilezza e rispetto senza giudicare e senza aggredire chi ha idee differenti o contrarie alle nostre. Dedichiamoci al nostro lavoro con correttezza e dedizione ma non prendiamoci troppo sul serio gonfiando a dismisura il nostro ruolo professionale…rischieremmo di crederci onnipotenti, arrecando danni a noi stessi e agli altri. Prima di essere avvocati, psicologi, medici, politici, insegnanti, uomini di potere siamo semplicemente persone fragili e imperfette. Coltiviamo le nostre passioni, amiamoci profondamente non dimenticando mai di essere le persone più importanti che abbiamo!


  Dott.ssa Mariacandida Mazzilli







Un quadro di Botero







Torna a riflessioni




Dott.ssa Mariacandida Mazzilli