Psicologia
Donna

LA DONNA E IL PERCORSO VERSO LA LIBERTA’


Nel corso dei decenni la donna è riuscita a diventare più diretta e a scrollarsi di dosso quelle sovrastrutture che in passato le rendevano più difficile esprimere le proprie emozioni. Anche le nostre nonne potevano non essere d’accordo su alcune regole imposte dal padre o pensare male del proprio marito, ma certo non doveva essere facile esprimere il proprio punto di vista in una società spiccatamente “maschile”. Questo vale naturalmente anche per quanto riguarda la sfera della seduzione e della sessualità, nella quale la donna ha conquistato spazi di libertà di espressione un tempo inimmaginabili. Oggi non è più tabù che sia la donna a manifestare, anche in modo esplicito, l’interesse per un uomo, adottando magari un codice tutto suo per farglielo capire. Nell’intimità la donna si sente più libera di fare richieste sessuali, di raccontare le proprie fantasie. Una donna intraprendente può (si auspica) coinvolgere e stimolare l’uomo, ma anche intimorirlo, relegandolo al ruolo di preda, per lui culturalmente meno abituale. Ed ecco che, nello studio dello psicanalista, è tutto un fiorire di fantasie maschili legate all’essere divorati, sbranati da questa donna leonessa dalla quale fuggire, con i conseguenti disagi nella sfera sessuale (difficoltà di erezione, eiaculazione precoce, etc.). Le favole tradizionali raccontano di ragazze sfortunate salvate da principi azzurri (Cenerentola, Biancaneve, etc.), i romanzi sono pieni di donne bellissime, candide, pure, incapaci di arrabbiarsi o di contrastare il volere del padre, in definitiva tremendamente passive. Ma il cambiamento culturale è testimoniato anche dalle nuove favole; consiglio vivamente di far vedere, soprattutto alle bimbe ma anche ai maschietti, il film/cartone animato ”Ribelle”, “The Brave” di Disney: la storia di una ragazzina di nome Merida, una bravissima arciera determinata a farsi strada nella vita, atipico personaggio femminile, coraggioso e ricco di risorse personali, pronta a combattere contro tutti e tutto per cambiare il proprio destino. La piccola Merida sembra inviare un messaggio molto forte alle bimbe di oggi: si può decidere della propria vita! Di fronte a questa conquistata libertà femminile di esprimere la propria aggressività , l’uomo può talvolta reagire con un certo disorientamento che, nei casi peggiori, può sfociare in atteggiamenti cinici o addirittura violenti. Coccolare il proprio compagno in difficoltà è in effetti un’esperienza intensa e tenera, l’importante è che non diventi uno schema rigido nella dinamica della coppia. In una relazione è fondamentale che i ruoli siano fluidi, interscambiabili: di volta in volta toccherà all’uno o all’altra dare o ricevere protezione e cure. Anche se la donna ha conquistato maggiore autonomia e si muove nel mondo facendosi rispettare e portando avanti le proprie idee, conserva ancora dentro di sé il bisogno profondo di essere protetta, particolarmente legato, è evidente, all’esperienza della maternità: l’uomo accoglie e protegge la donna la quale, a sua volta, accoglie e accudisce i figli. Tutto il meccanismo che un tempo regolamentava il sistema relazionale uomo/donna (la rigidità dei ruoli, le regole del matrimonio, l’educazione dei figli etc) ha attraversato un periodo di profonda trasformazione, nella ricerca di qualcosa di diverso in grado di garantire armonia tra i due sessi. L’elemento chiave potrebbe essere la maggiore conoscenza di sé e dell’altro. E’ sempre difficile conoscersi, capire quello che si cerca dalla propria vita e dall’altro. Nelle relazioni ciò che conta è essere accettati per quello che si è, piuttosto che giudicati se a volte il proprio bisogno non soddisfa criteri standardizzati e condivisi. Proprio per evitare il giudizio altrui, a volte ci si difende, si assumono atteggiamenti, si recitano delle parti che dovrebbero indurre gli altri a pensare bene di noi. Ognuno ha le sue idee, i suoi bisogni cuciti su misura per sé, tutti elementi che vanno cercati, letti profondamente e soprattutto fatti leggere all’altro.



  Dott.ssa Mariacandida Mazzilli








Un quadro di Edouard Manet.





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Dott.ssa Mariacandida Mazzilli