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L'AMORE CHE NON TI ASPETTI |
Perché succede di innamorarsi proprio quando ci si è messe il cuore in pace? La tendenza a cercare l'altro è sempre presente nella nostra parte più profonda e può essere vissuta sia consciamente che inconsciamente. Ogni relazione è diversa dall'altra così come ogni separazione è caratterizzata da tempi e modalità proprie. Ci vuole del tempo per poter elaborare il distacco da un partner e la separazione può rappresentare una tappa importante del processo di maturazione psicologica della persona. Il momento che segue la fine di una storia è "naturalmente" doloroso e i modi di reagire possono essere svariati. Può accadere, ad esempio, di essere attratti da più persone, instaurando una serie di rapporti superficiali vissuti esclusivamente come antidoto alla solitudine o per dimenticare l'ex, con la chiara consapevolezza che non si tratta di amore. Al contrario, il dolore potrebbe spingere ad una sorta di "isolamento" affettivo, che non permette di vivere con la giusta intensità quegli incontri che potrebbero trasformarsi in una relazione importante, facendo perdere in questo modo, occasioni speciali. E' interessante, allora, tentare di scendere più in profondità, per accorgersi che entrambe le reazioni sopra descritte (due tra le tante possibili), pur apparendo in un certo senso "opposte", presentano un importantissimo punto in comune: sia che si cerchino mille rapporti superficiali, sia che si tenti di evitarli, il problema di fondo è che non si è ancora "pronti" a mettersi in discussione in un nuovo amore. E allora, in un modo o nell'altro, può passare molto tempo senza innamorarsi davvero, fino a che, inaspettatamente, succede. Cosa è cambiato? Si è pronti ad un nuovo amore solo quando, più o meno consciamente, si "utilizza" il periodo di solitudine dopo il distacco per imparare a conoscersi meglio, osservarsi in profondità, acquisire la consapevolezza di poter bastare comunque a se stessi. Solo quando si riesce ad assaporare quel senso di autonomia, a realizzare che "si vale" a prescindere dalla presenza di un partner, abbandonando la convinzione che è indispensabile trovarlo al più presto e ad ogni costo, ecco che diventa possibile un nuovo innamoramento. Accade inaspettatamente proprio perché non ci si stava pensando. Se si ha la fortuna di innamorarsi nuovamente, può voler significare che qualcosa di nuovo sta avvenendo nella propria interiorità. Quali consigli per non avere paura dell'amore? Vale la pena imparare ad attendere. Colui che attende, spesso inaspettatamente trova. Ascoltare se stessi, i propri desideri autentici, senza giudicarsi, può essere un guida valida per il nostro benessere. E' saggio assecondare i propri tempi e fare le cose quando ci si sente davvero pronti. Se si è provato un forte dolore è facile convincersi che potrebbe riproporsi quella stessa situazione. La paura è comprensibile e induce ad un atteggiamento di difesa. In realtà la paura accompagna qualsiasi novità/cambiamento della nostra vita e determina uno stato di allerta, in attesa di fronteggiare una minaccia (restare soli, essere abbandonati, soffrire, essere traditi, etc.). Il rischio è che questa paura superi quella soglia limite oltre la quale viene pregiudicata la stessa possibilità di avvicinarsi ad un nuovo amore. Parlare delle proprie paure può essere un modo per esorcizzarle, magari scoprendo che sono comuni ad altre persone. Può, a volte, essere utile confidare queste paure anche alla persona alla quale ci si sta avvicinando: in questo modo si agevola la reciproca conoscenza, anche negli aspetti più intimi e delicati, favorendo la nascita di un rapporto più autentico. Come ritrovare la fiducia in un uomo, dopo che in passato si ha sofferto tanto? La separazione va vissuta necessariamente come un tempo di riflessione e riconciliazione con se stessi. La sofferenza aiuta a guardarsi dentro e soltanto una volta chiarite le proprie aspettative e gli errori fatti, si raggiunge una maggior consapevolezza di sè e di cosa si desidera da una relazione. La fiducia nell'altro è spesso proporzionale alla fiducia e alla stima che si nutre per se stessi. E in ogni caso la fiducia nell'altro non si acquisisce se non attraverso la conoscenza e le esperienze di vita fatte assieme, costruendola giorno per giorno in un percorso comune. E' poco costruttivo, dunque, tormentarsi con interrogativi sulla persona dalla quale si è attratti: sarà invece più utile concentrarsi su di sè per capire cosa realmente si sta cercando. Spesso non si riesce a vivere una nuova storia di amore perché si idealizza il primo amore. Come fare per riuscire a "smitizzare" la prima storia? Il primo rapporto d'amore può essere idealizzato (come lui non ci sarà nessuno), ma a volte anche "idealizzato negativamente" (desidero una persona completamente diversa da lui). Si può essere indotti a credere che la seconda storia d'amore importante possa essere più facile della prima, per via della maggiore esperienza e maturità. Non sempre è così. Spesso, per tenere in piedi la nuova relazione ci si deve impegnare più che nella precedente. Non è così semplice imparare dall'esperienza e c'è il rischio di ripetere lo stesso copione, la stessa infelicità. Infatti, senza esserne consapevoli, sono in molti a seguire la scia della storia precedente, o scegliendo un partner simile al primo, o preferendo una persona completamente diversa pretendendo poi di instaurare le stesse dinamiche del rapporto precedente. Non avendo ancora elaborato il fallimento della separazione precedente, si tende a sovraccaricare il nuovo rapporto di richieste eccessive per una sorta di riscatto delle sofferenze passate. Dalla nuova relazione, ci si aspetta tutto ciò che di positivo non c'è stato nell'altra. Dopo un grande dolore si è meno propensi ad accettare una unione che non sia "perfetta" e l'interruzione del rapporto diventa, in molti casi, la soluzione più semplice non appena sorgono i primi problemi. Non c'è un metodo per spazzare via il passato, il nostro presente è strettamente legato ad esso. Siamo diversi da come eravamo e da come saremo, tutto qui sta il fascino del divenire. Ogni partner porta con se la sua personalità, il suo modo di essere "da solo" e di essere "con noi", condizionando il nostro modo di essere "da soli" e "con lui". L'importante è lasciarsi andare rispettando i propri tempi e soprattutto la propria personalità e i propri desideri. Qualsiasi mitizzazione o idealizzazione, svanisce non appena si riesce a vedere se stessi e l'altro in una luce reale. |
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Dott.ssa Mariacandida Mazzilli |
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